Può l’attività fisica migliorare il nostro stato di salute?

Per rispondere in modo oggettivo a questa domanda dobbiamo conoscere le posizioni ufficiali delle organizzazioni mondiali che studiano e approfondiscono costantemente tale argomento.

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’

Bene, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, o World Healt Organization (O.M.S. o W.H.O.), ha identificato vari fattori di rischio delle due patologie più pericolose per la salute dell’essere umano, ovvero malattie cardiovascolari e cancro, ed i primi cinque (su nove totali) sono modificabili con un corretto stile di vita [1]:

    • Fumo
    • Alcool
    • Obesità/Sovrappeso
    • Inattività Fisica
    • Inadeguato consumo di Frutta e Verdura (crude)

NUMERI CHE FANNO RIFLETTERE

L’O.M.S. ha stimato che al mondo ci sono 1,6 miliardi di persone sovrappeso (BMI da 25 a 29.9) e che gli obesi (BMI > 30) superano i 400 milioni di persone, con un’incidenza del 20% della popolazione [2].

L’Obesità, per esempio, risulta legata al 20% di tutte le morti per cancro nella donna e al 14% nell’uomo [3].

L’aumento della Massa Grassa rappresenta un fattore di rischio importante per l’insorgenza del cancro e per le recidive, un fattore assolutamente modificabile con una corretta alimentazione ed una appropriata attività fisica!

In letteratura esistono diversi studi che hanno dimostrato come l’esercizio fisico contribuisce a ridurre del 25% il rischio di sviluppare il tumore della mammella e del colon, del 20-30% quello del polmone, del 20-30% quello all’utero e del 20% quello alle ovaie [4].

Inoltre, anche la mancanza di ossigeno cellulare (ipossia), indicata dallo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg – Premio Nobel per la Medicina nel 1931, in seguito ad un approfondito studio sul metabolismo dei tumori, in particolare sulle caratteristiche della respirazione cellulare – come una delle condizioni favorenti lo sviluppo tumorale, è, molto spesso, la conseguenza di uno stile di vita sedentario!

NON SOLO O.M.S.

Vediamo ora quali sono le posizioni ufficiali delle due associazioni più importanti e autorevoli al mondo in tema di attività fisica e salute.

American College of Sports Medicine (A.C.S.M.)

Si tratta dell’organismo americano identificato come massima autorità mondiale in fatto di fisiologia e clinica dell’esercizio fisico.

Fondato nel 1954, da oltre cinquant’anni detta le linee guida relative all’attività fisica riabilitativa in tutto il mondo. La certificazione A.C.S.M. è riconosciuta come “Gold Standard” e, infatti, i diplomati A.C.S.M. sono clinici dell’esercizio altamente specializzati.

2006

Già con la sua Guideline del 2006, l’ACSM aveva stabilito che un’attività fisica da moderata a vigorosa svolge un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie, del diabete di II tipo, dell’obesità e di alcune forme di tumori. Per di più, tale documento forniva un’indicazione precisa in merito al minimo di attività motoria da eseguire con continuità: trenta minuti al giorno, per almeno cinque giorni alla settimana.

2009

Successivamente, nel 2009, ha corretto un po’ il tiro: mezz’ora non basta, occorrono almeno cinquanta minuti per salvaguardare la salute. Questo è il tempo necessario sia per evitare di ingrassare che per aiutare chi è in sovrappeso a perdere i chili di troppo e a non recuperarli più.

“Le nuove linee guida sono state disegnate per sottolineare il ruolo dell’attività fisica nel mantenimento di un peso sano”, ha dichiarato il Dr. Joseph E.Donnelly della University of Kansas in Lawrence, presidente del comitato di consulenti dell’A.C.S.M. In particolare, gli studi dimostrano che 150-250 minuti di movimento a settimana aiutano a evitare di ingrassare, ma non a dimagrire.

Muoversi invece per più di 250 minuti a settimana si associa con una significativa perdita di peso, nota l’A.C.S.M. Accanto al movimento, il College Americano consiglia di eseguire esercizi contro resistenze (pesi) e, ovviamente, una dieta sana ed equilibrata.

2012

Infine, nel 2012, ha stabilito che l’allenamento contro resistenza (leggi allenamento con i pesi), o Resistance Training, determina “miglioramento della composizione corporea (aumento massa muscolare e riduzione massa grassa), aumento del metabolismo basale, inversione o riduzione dei fattori di invecchiamento del muscolo scheletrico (sarcopenia), riduzione del mal di schiena, diminuzione dei sintomi relativi all’artrite, migliore indipendenza funzionale, miglior controllo del movimento ed aumento della velocità di camminata.

Inoltre, numerosi studi hanno dimostrato un miglioramento della sensibilità insulinica, una riduzione dell’ipertensione, un miglioramento del profilo lipidico ematico ed un miglioramento della densità minerale ossea. Infine, sono stati riscontrati anche benefici per la salute mentale, come la riduzione dei sintomi della depressione, l’aumento dell’autostima e l’aumento delle abilità cognitive”. [5]

National Strength and Conditioning Association (N.S.C.A.)

Fondata nel 1978, sempre negli Stati Uniti (fortunatamente patria non solo di Coca-Cola e McDonald), è considerata la massima autorità mondiale che detta le linee guida in tema di allenamento della Forza e del Condizionamento Metabolico, sia nel campo della Preparazione Atletica che nel Fitness. Oggi conta circa 30.000 membri ed è presente in 72 paesi nel Mondo.

La N.S.C.A. ha ribadito i benefici che un’attività fisica regolare produce per il nostro organismo:
    • miglioramento dei livelli di Forza e di Resistenza Muscolare;
    • miglioramento del sistema Cardio-Vascolare e di quello Linfatico;
    • miglioramento della Composizione Corporea (aumento massa magra, riduzione massa grassa, aumento del metabolismo basale);
    • miglioramento del Metabolismo del Glucosio (migliora la sensibilità all’insulina);
    • miglioramento dei fattori che causano la Sindrome Metabolica (Ipertensione, Ipertrigliceridemia, Iperglicemia a digiuno, Colesterolo HDL basso, Circonferenza Addome elevata);
    • miglioramento della Densità Minerale Ossea;
    • miglioramento del Benessere Psicologico (riduce l’Ansia; migliora l’Umore; ha effetto Antidepressivo – la concentrazione plasmatica di Beta-Endorfine risulta aumentata fino al 500%; migliora le Capacità Cognitive soprattutto negli anziani; può ridurre il rischio di sviluppare l’Alzheimer);
    • migliora la qualità del Sonno;
    • migliora la funzionalità intestinale favorendo la peristalsi;
    • aumenta l’Energia e migliora la Vita Sessuale.

Conclusioni

Per concludere, alla luce dei numerosissimi studi presenti in letteratura scientifica, possiamo affermare con sufficiente certezza che i benefici dell’attività fisica sul nostro stato di salute sono davvero numerosi e riguardano l’aspetto psicologico, fisico e sociale, provocando, inoltre, una maggiore efficienza dell’intero organismo (considerato in una visione solistica), con minore sforzo da parte di tutti gli organi nell’affrontare attività fisiche di qualsiasi livello: dai semplici gesti di vita quotidiana a quelli specifici di ogni singolo sport, sia amatoriale che agonistico.

È altresì evidente che per ottenere tali benefici non è sufficiente camminare mezz’ora al giorno, ma è necessario eseguire degli allenamenti completi, strutturati ed individualizzati, in cui sia presente la componente aerobica e quella anaerobica, entrambe modulate alla giusta intensità.

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Bibliografia
[1]: The Lancet (2005; 366: 1784-1793)
[2]: dati WHO e CDC - Center of Deseases Control (2006). BMI  è il rapporto tra tra il peso (espresso in chili) e l’altezza (espressa in metri al quadrato)
[3]: Calle E.E. et al. 2003, N. Engl. J. Med. 348(17): 1625-1638
[4]: IARC 2002, IARC Handbooks of Cancer Prevention. Weight Control and Physical Activity
Key T.J. et al. 2001, Lancet Oncol. 2(3): 133-40
Jemal A. et al. 2010, Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 19(8): 1893-907
Vainio 2002 Eur J Cancer Prev 11:S94-S100
[5]: “Resistance training is medicine: effects of strength training on health”, Wayne L. Wescott (2012)

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